Accoglienza profughi Ucraini
Con lo scoppio della guerra in Ucraina, Caritas Bologna si è attivata per offrire il proprio supporto ai profughi in fuga dal conflitto. E’ nato il progetto coiVolti, un'azione di accoglienza concreta rivolta ai nuclei famigliari che, giunti a Bologna, si trovavano senza una sistemazione stabile.
Dall’inizio della guerra sono state accolte 180 persone.
L'appello di Caritas ha trovato un terreno fertile nella generosità della comunità bolognese: numerose parrocchie e famiglie hanno infatti offerto la propria disponibilità ad accogliere temporaneamente i profughi, aprendo le loro case e i loro cuori a chi era stato costretto a lasciare tutto per salvarsi.
Grazie a Mosaico di solidarietà, associazione di volontariato che si occupa del tema dell'integrazione ed esclusione sociale, Caritas ha potuto dare continuità all'accoglienza nata nelle prime fasi dell'emergenza. Attraverso la collaborazione con le parrocchie che hanno dato la disponibilità, i posti di accoglienza provvisori sono stati trasformati, con l’approvazione della Prefettura, in Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Successivamente, grazie ad un accordo nazionale tra Caritas Italiana e Protezione Civile, Caritas Bologna ha offerto la propria collaborazione per ampliare ulteriormente la capacità di accoglienza.
A più di due anni dall'inizio del conflitto molti nuclei familiari hanno lasciato l'Italia, altri sono diventati autonomi e hanno lasciato l'accoglienza. Ad oggi sono 12 i nuclei familiari accolti, per un totale di 40 persone, che grazie alle operatrici dell’accoglienza vengono seguiti e accompagnati all'autonomia.