Caritas Bologna ha inaugurato, venerdì 12 gennaio, un nuovo punto di ascolto in collaborazione con il Policlinico Sant'Orsola e l'Università di Bologna.
Posizionato all'interno del Policlinico Sant'Orsola, è accessibile su prenotazione ogni martedì dalle 9:00 alle 12:00, fornendo un'opportunità per comprendere e rispondere ai bisogni di coloro che necessitano di sostegno e vicinanza.
L'obiettivo primario di questo servizio è offrire supporto attivo ai cittadini più fragili attraverso l'ascolto.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte diverse figure istituzionali di rilievo, tra cui l'Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, il Direttore Generale dell'IRCCS, la Delegata per l'Impegno Pubblico dell'Università di Bologna, l'Assessore Sanità e Welfare del Comune di Bologna, il Direttore di Caritas Bologna e l'Arcivescovo di Bologna.
La cerimonia di inaugurazione è stata arricchita dalla benedizione del Cardinale Matteo Zuppi, il quale ha enfatizzato la profonda comprensione della vita all'interno dell'ambiente ospedaliero. Ha sottolineato che il processo di cura richiede un'attenzione particolare alla singola persona, incluso un ascolto attento di tutte le sue condizioni. Secondo il Cardinale,
il successo di una terapia va oltre la semplice emissione di certificati o la firma di analisi, coinvolgendo la comprensione profonda della persona e il suo accompagnamento per garantire l'efficacia del trattamento.
Il cardinale Zuppi ha sottolineato l'importanza del nuovo centro di ascolto Caritas, considerandolo non solo un luogo per registrare i problemi, ma un punto cruciale per affrontarli attivamente.
Questo nuovo centro di ascolto si aggiunge ai già esistenti in oltre 120 comunità parrocchiali del territorio metropolitano, riflettendo l'impegno continuo della Caritas nel supportare le persone attraverso l'ascolto e la consapevolezza.
Nel corso del 2022, Caritas Bologna ha assistito quasi 9.300 persone, registrando un significativo aumento del 19,2% rispetto all'anno precedente.
Il nuovo spazio è stato dedicato a Lisa, una bambina che ha segnato profondamente il reparto pediatrico dell’ospedale dove ha ricevuto cure prolungate.
La malattia e la vita di Lisa sono un esempio tangibile di come la solidarietà possa connettere diverse persone, creare comunità e offrire sostegno ai più fragili, alleviando le loro difficoltà.
Questo impegno sottolinea la volontà di collaborazione tra istituzioni e comunità nel fronteggiare le sfide sociali e nel fornire un sostegno tangibile a coloro che ne hanno bisogno.
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