Logico
Stanco delle parole pro e delle parole contro, provo a dire due cose logiche sulla chiusura dell’Hub di via Mattei e dell’impegno di Caritas nel dare accoglienza ad alcuni ragazzi che vivevano in quella struttura.
Se continuiamo a fare gli schieramenti pro-contro migranti, stiamo in un campo sul quale non voglio proprio giocare. A chi vuole dividere il mondo in buoni e cattivi consiglio di interrompere qui la lettura dell’articolo.
Il Ministero degli Interni ha disposto la chiusura improvvisa dell’hub, ritenendolo fatiscente e inadatto ad accogliere uomini e donne richiedenti asilo politico e disponendo il trasferimento di circa 188 persone da Bologna a Caltanisetta. In questo senso la chiusura e il luogo del trasferimento appaiono illogiche. È come se abitassi in una casa e improvvisamente, senza preavviso, il proprietario decidesse di ristrutturarla e mi caricasse su un pullman trasferendomi in Sicilia nell’attesa del completamento dei lavori. Illogico.
Logico appare il bisogno di superare strutture così capienti come quelle dell’hub, illogico che proprio i decreti del ministero indichino in quella tipologia di struttura la forma dove dare accoglienza temporanea alle persone richiedenti asilo.
Logico allora che le persone si radunino fuori dall’hub per solidarietà verso questa gente. Molti dei manifestanti presenti avevano rapporti di conoscenza con gli ospiti (frequentazione a scuole di italiano, lavoro, tirocini, amicizia). Diversi di loro si sono lanciati in disponibilità d’accoglienza, magari un po’ improvvisata, ma la vicinanza verso queste storie di viaggio ed emigrazione è logica e quindi ci sta.
È stato logico per me, in comunione con il Vescovo, chiedere al consorzio gestore quali ospiti avevano concreti percorsi in atto nella nostra città: contratti di lavoro, stage, frequentazione di scuole di lingua, niente pro o contro, ma solo logico.
Così attraverso la costruttiva sinergia con la Prefettura, la nostra Caritas diocesana e la cooperativa DoMani di Ronzano, hanno messo in piedi una accoglienza concordata per 23 di loro, ritenendo illogico trasferirli a Caltanisetta. Questa accoglienza si è diramata in diverse parrocchie della nostra Diocesi che hanno dato disponibilità di luoghi, di tempo e di persone. Ed ecco che la logica prossimità ha preso corpo.
A chi sostiene che la Caritas si identifichi solamente “nell’aiuto agli stranieri”, invito a cercare il significato della parola benaltrismo e agli strilloni del pro e contro migranti dico che questo non è il tema del nostro impegno…logicamente.
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