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VENEZUELA: MESSA DI SOLIDARIETA'


Pubblichiamo un articolo inviatoci dall'Associazione "Ali per il Venezuela", per e con la quale la Caritas Diocesana ha celebrato sabato scorso una Messa, con lo scopo di pregare per un Paese che in questo momento soffre di una grandissima crisi umanitaria e per ringraziare di tutto il bene che si è mosso nel provare a risolvere i problemi più urgenti della popolazione venezuelana.

Siamo grati di questo incontro nella speranza che porti sempre più frutti di comunione!

Sabato 20 luglio, nella Chiesa dei Santi Vitale e Agricola in Arena, si è celebrata la Santa Messa dedicata alla popolazione venezuelana che da molti anni soffre una gravissima crisi umanitaria, concelebrata dal Parroco Don Giulio Malaguti e dal Direttore di Caritas Bologna, Don Matteo Prosperini.

L’incontro tra Don Matteo e la comunità venezuelana è avvenuto nell'ambito di una richiesta di contributo per il Progetto ALI PER IL VENEZUELA dell’Associazione Latinoamericana in Italia (ALI ONLUS), un’associazione costituita da immigrati venezuelani e italo-venezuelani, figli e nipoti di quegli emigrati che a migliaia il Venezuela accolse soprattutto nel primo dopoguerra.

Sono oltre 4 milioni i venezuelani che negli ultimi anni sono dovuti scappare per sfuggire alla miseria e alla criminalità del Paese più pericoloso del mondo, oltre 25.000 omicidi all'anno. I venezuelani che sono riusciti ad andarsene mandano ai loro familiari rimasti, oltre a denaro, anche scatole dei generi di prima necessità e medicine perché sono introvabili o hanno prezzi inaccessibili. Ma la povera gente, che in Venezuela è la grande maggioranza e che non ha nessuno all'estero, vive e muore di stenti, e chi si ammala, per mancanza di farmaci e di cure, peggiora e soffre indicibili pene. Per questo motivo in tutti i Paesi dove si sono rifugiati i venezuelani, si sono costituite associazioni che raccolgono beni di prima necessità che vengono inviati ad associazioni religiose o a enti non governativi per la loro distribuzione alle fasce più povere, ma anche a chi era di classe media e ha perso tutto.

In Italia circa 250 immigrati venezuelani e italo-venezuelani, le loro famiglie e amici, residenti in 29 località, dal 2015 si occupano, attraverso il Progetto ALI PER IL VENEZUELA, di raccogliere donazioni di farmaci e di reperire i contributi per pagare le spese di spedizione, organizzando eventi o banchetti.

L’Italia è il Paese che più di qualsiasi altro al mondo ha procurato moltissime medicine, grazie alle politiche anti-spreco in vigore, che vengono poi distribuite nei dispensari delle Caritas presenti su tutto il territorio del Venezuela, dietro presentazione di ricetta e documento di identità. Migliaia di persone hanno potuto curarsi, soprattutto di malattie croniche, ed evitare un peggioramento che porterebbe ad uno stato invalidante, a perdere il lavoro.

CARITAS DIOCESANA DI BOLOGNA ha approvato il progetto presentato da ALI ONLUS con l’assegnazione di un contributo che permetterà la spedizione di circa 6.000 kg di medicine via aerea, o una maggiore quantità via mare; si tratta del contributo più generoso che l’Associazione abbia ricevuto in cinque anni e che permetterà di soddisfare le incessanti richieste che provengono da tantissime organizzazioni non governative, in primis CARITAS VENEZUELA e le Caritas Diocesane.

Nella Messa di sabato le volontarie del Centro di raccolta ALI ONLUS di Bologna e la comunità venezuelana si sono raccolte in preghiera per ringraziare la CARITAS Diocesana di Bologna, il suo Direttore e tutti coloro che hanno compreso la vastità dell’emergenza di questa catastrofe umanitaria, per la fiducia e la sensibilità con cui hanno valutato l’attività svolta da tutti i volontari dell’Associazione.

A Don Matteo Prosperini, a CARITAS DIOCESANA DI BOLOGNA, la nostra immensa gratitudine per la solidarietà, per il contributo che ci permetterà di aiutare i nostri connazionali, sperando che il Signore illumini chi governa il nostro Paese e si possa ricostruirlo, grazie alle sue enormi risorse materiali e umane.



Edoardo Leonbruni, Presidente; Assunta Maria Di Pino, Vice Presidente e Responsabile CARITAS; le volontarie di Bologna Ana Cecilia, Carlota, Dalmme, Gladys, Ingrid, Marisa, Veronica e Yarisma.

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