PAROLA, ASCOLTO E CONDIVISIONE INTORNO AL TE’
Iniziamo oggi a presentare alcuni momenti di un’esperienza davvero arricchente viva già da 4 anni: il Tè delle tre.
Il Tè affonda le sue radici nella convinzione che ognuno di noi – dunque anche chi attraversa periodi di difficoltà – ha risorse e conoscenze che provengono dalle esperienze di vita e che la comunità/il gruppo è capace di accogliere e curare le ferite proprio attraverso lo scambio di risorse ed esperienze. L’occasione per cominciare ci è stata offerta dalla rivista Messaggero Cappuccino, che ci chiedeva di portare “la voce dei poveri” su temi proposti di volta in volta.
Così nel novembre del 2015 alle tre del pomeriggio le persone che si rivolgono al Centro di Ascolto sono state invitate a prendere un tè insieme alle operatrici ed altri amici. La metodologia prescelta per “condurre” l’incontro è stata quella della Terapia Comunitaria Integrativa Sistemica, particolarmente adatta a favorire lo scambio delle esperienze personali in un clima di accoglienza, rispetto e fiducia.
L’appuntamento mensile da quel momento è divenuto stabile; in questi anni sono stati tantissimi gli argomenti suggeriti e gli spunti per confrontarsi: la sobrietà, la misericordia, l’accoglienza, le parabole evangeliche, l’obbedienza, Abramo, alcune figure femminili bibliche … Incontro dopo incontro, tè dopo tè, ci siamo ascoltati tanto con rispetto sincero, abbiamo accolto parole nuove, sorprendenti, commoventi, profonde, taglienti, libere, dense. Abbiamo visto le parole tessere fili sempre più robusti, capaci di aiutare le persone a stare più vicino. Abbiamo riconosciuto in ognuno la nostra umanità e questo ci ha fatto crescere, anche spiritualmente. Insomma, abbiamo gustato la bontà dei momenti di condivisione, di ascolto, di parola.
Spazi come questi si sono diffusi: accanto al “Tè delle tre” al Centro di Ascolto Diocesano, si tengono “ruote” (come si chiamano per la Terapia Comunitaria gli incontri di persone in cerchio) al Rifugio Notturno della Solidarietà di via del gomito ed in qualche parrocchia (S. Teresa, S. Lazzaro). Spazi preziosi di riscoperta della fraternità e di costruzione della comunità.
Ne divulghiamo con piacere i racconti: nel link trovate il racconto dell'ultimo tè di luglio.
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