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Tre anni di guerra in Ucraina: storie di accoglienza e speranza

Immagine del redattore: caritasdibolognacaritasdibologna

La mattina del 22 Febbraio 2022 l’Ucraina si è svegliata improvvisamente a causa del rumore assordante delle bombe. La guerra ha costretto molte persone alla fuga e tante persone sono arrivate anche a Bologna.



Caritas Bologna si è attivata per affrontare l’emergenza prima e gestire l’accoglienza poi.

È nato subito il progetto CoiVolti: accoglienza di famiglie ucraine da parte di famiglie bolognesi e comunità parrocchiali.


Sono state accolte circa 180 persone. Nel corso dei mesi, alcune sono tornate in Ucraina, altre invece hanno trovato una sistemazione stabile all’interno del Sistema di Accoglienza Straordinaria attivato su tutto il territorio nazionale italiano.


Abbiamo attivato, in collaborazione con l’Associazione Mosaico di Solidarietà e alcune parrocchie, quattro Centri di Accoglienza Straordinaria, per garantire un’accoglienza più duratura (Beata Vergine del Carmine di Monte Donato, Santa Maria Goretti, SS. Angeli Custodi e Cuore Immacolato di Maria).


Le persone attualmente accolte sono 42, facenti parte di due progetti diversi: progetto del Centro di Accoglienza Straordinaria, gestito dalla Prefettura di Bologna e progetto di Protezione Civile, attivato per l’accoglienza dei profughi ucraini.


Grazie all’aiuto dei tanti volontari delle parrocchie è nata una rete di collaborazione, sono nati dei rapporti di amicizia e fratellanza reciproca.

 


La storia di Stanyslav* e la sua famiglia

A quasi tre anni dallo scoppio della Guerra, le famiglie sono riuscite ad integrarsi sul nostro territorio e dare una svolta alle loro vite.

In particolare vorremmo parlarvi della storia di Stanyslav, arrivato in Italia insieme alla moglie e alla figlia nel 2022.

Sono scappati da Odessa, una grande città ucraina che si affaccia sul Mar Nero, tra quelle maggiormente bombardate.

S. è un padre di famiglia, per anni ha lavorato come cuoco nelle navi in giro per il mondo, tornando sempre a casa dalla figlia e dalla moglie. Quando è scoppiata la Guerra, fortunatamente Stanyslav si trovava fuori dal suo paese ed è riuscito ad arrivare in Italia, dove è stato raggiunto dal resto del suo nucleo famigliare.



Sono stati subito accolti a Bologna, all’interno di un Centro di Accoglienza Straordinario, prima nell’appenino bolognese e poi nella città di Bologna. Stanyslav ha trovato lavoro, come operaio in un’azienda , contattando un caro amico di famiglia che risiedeva da anni sul territorio bolognese.


Anche la moglie è riuscita ad inserirsi all’interno dell’azienda, con il ruolo di impiegata.

La figlia si è iscritta a scuola e ha frequentato, ottenendo buoni risultati, integrandosi sul territorio e stringendo nuovi legami con i suoi coetanei italiani.


Oggi Stanyslav lavora ancora nell’azienda bolognese, con un contratto a tempo indeterminato.

Ha aiutato anche i padri delle altre famiglie ucraine, conviventi con lui, a trovare un’occupazione all’interno dell’azienda.

La figlia frequenta con entusiasmo la Facoltà di Ingegneria all'Università di Bologna, dove si è iscritta.

La moglie ha lavorato nella stessa azienda del marito per un primo periodo, ma adesso  sta cercando un’altra occupazione. Ha frequentato molti corsi di italiano e il corso per il conseguimento della patente di guida.


In questi anni sono riusciti ad integrarsi completamente sul territorio, creando una fitta rete di contatti. Hanno recentemente acquistato un’automobile e stanno cercando un’abitazione, nella quale poter vivere serenamente nei prossimi anni.

Gli auguriamo di continuare a vivere a Bologna nella tranquillità, che hanno duramente ritrovato, riuscendo a raggiungere tutti i loro obiettivi. 


La guerra continua e con essa tutti i drammi che ne derivano, la speranza di tutti noi è quella che tutto questo orrore possa finire e che tutte le famiglie che sono state costrette a lasciare l’Ucraina, possano integrarsi e dare una svolta alla propria vita sul territorio nel quale sono stati accolti.

 

Equipe Mosaico di Solidarietà



*Nome di fantasia per tutelare la privacy della persona e della sua famiglia

 
 
 

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