Una testimonianza dal Piano Freddo

Appena passata l'estate, si smette la lamentela contro il caldo e si inizia quella contro il freddo. Ma caldo e freddo non sono solo elementi fisici: c'è un freddo che ci avvinghia anche in piena estate, è quello dell' assenza di relazioni, di affetto, di senso.

Contro il freddo, contro le lunghe ore di buio occorre un fuoco, una fonte di luce e calore attorno a cui riunirsi. Ma il fuoco va acceso ed alimentato, chiede a tutti di portare un legnetto perché non si spenga; e scalda solo se ci si accosta ad esso, se ci si lascia scaldare senza paura di scottarsi.

Anche quest' anno la nostra comunità accenderà il suo focolare, da condividere con chi non ha nessun calore, accogliendo dal primo Dicembre fino a Marzo quattro/ cinque ospiti.

Tutti siamo chiamati a sederci attorno al fuoco, in cerchio, ciascuno con il suo freddo, il suo bisogno di calore.

Capiterà, come sempre, che qualcuno non vorrà avvicinarsi, che qualcuno userà il fuoco per scottare, che qualcuno si scotti, ma l'importante è non lasciare che il fuoco si spenga.

Il "Piano freddo" è questo, è un'occasione di incontro e relazione, di riscoperta di beni primari, troppo spesso dati per scontati e sottovalutati, come quelli della casa, delle relazioni umane, del calore.

Donata

Volontaria parrocchia Beverara