Ornella, 31 anni, originaria del Camerun.
Il suo sorriso contagioso la accomuna a Giulia, l’operatrice della Caritas diocesana
che l’ha seguita in questi anni e che le siede accanto. Ornella ha trascorso la
maggior parte della sua vita in Gabon, dove vive ancora la sua famiglia. E’ arrivata in
Italia nel 2013 con il sogno di laurearsi in medicina, ma si è trovata a dover
affrontare numerose sfide che l’hanno costretta a ridisegnare il suo percorso.
Appena arrivata, sola in un Paese completamente nuovo per lei, non è riuscita a
partecipare ai test d'ingresso per la facoltà di medicina. Senza scoraggiarsi, decide
di iscriversi a Biologia. Il suo percorso accademico è stato tutt'altro che semplice:
problemi di salute e ritardi negli studi l'hanno messa a dura prova, creando
difficoltà burocratiche con l’Ergo, l’ente erogatore delle borse di studio.
La famiglia, già provata da anni di sacrifici, non era più in grado di aiutarla.
Sola e senza risorse, Ornella si è trovata ad un bivio: arrendersi o lottare per
il suo futuro.
È stato in quel momento che, sotto consiglio di alcuni amici, si è rivolta alla
Caritas di Bologna e ha incontrato Giulia che si è adoperata con tenacia per
aiutarla a risolvere i suoi problemi, sia quelli burocratici sia quelli con
l'Università così da ottenere una stabilità che le permettesse di sostenersi e
trovare un posto dove vivere.
Grazie al suo intervento e al supporto del Garante degli studenti, è stato
trovato un accordo: Ornella avrebbe potuto rimborsare la borsa di studio
svolgendo un periodo di volontariato.
Questo è stato solo il primo passo di un lungo percorso nel corso del quale è
riuscita ad avere un pieno riconoscimento dei suoi diritti grazie alla Caritas.
Oltre al nostro sostegno sono stati essenziali le persone che ha incontrato e
che le hanno offerto il loro sostegno ma soprattutto la capacità di Ornella di
coltivare queste relazioni. Una famiglia italiana, in particolare, le ha dato la
possibilità di lavorare, donandole una boccata d'ossigeno e rinnovata
speranza.
Ogni incontro speciale, ogni gesto di gentilezza, era per Ornella una fonte di forza e motivazione.
La sua storia è un tributo all'importanza degli incontri speciali, di quelle
persone che illuminano il nostro cammino e ci tendono la mano quando ne
abbiamo più bisogno. Giulia, la famiglia italiana, le amicizie che ha coltivato
negli anni: tutti tasselli preziosi di un mosaico. Nonostante le difficoltà
economiche, i problemi di salute e gli ostacoli burocratici, non ha mai perso
la sua tenacia e la sua determinazione. Ha continuato a studiare con
impegno, dividendosi tra le lezioni e il lavoro part-time.
Nel 2021, ha finalmente raggiunto il suo traguardo: si è laureata in Biologia e
si è iscritta alla magistrale in Biotecnologie mediche a Parma.
La sua però è anche una storia che ci ricorda che non tutti sono così fortunati da
incontrare persone speciali sul loro cammino che li aiutino a destreggiarsi in
una burocrazia complessa e oscura e in una cultura molto diversa da quella di
origine. Spesso hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a superare degli ostacoli che
però sono invalicabili, come l’aumento ingiustificato del costo per l’assicurazione
sanitaria che è diventata una spesa insostenibile.
Come Caritas, ogni giorno incontriamo tanti ragazzi come Ornella, pieni di sogni e di speranze, ma ostacolati da mille difficoltà burocratiche, problemi con il visto, difficoltà economiche e con l'università. Ci impegniamo con tutte le nostre forze per aiutarli, per supportarli nel loro percorso, ma non sempre riusciamo a raggiungere tutti.
A volte, come per Ornella, è necessario un incontro speciale,
una scintilla che accenda la speranza e faccia intravedere la luce alla fine del tunnel.
Ma tanti altri giovani rimangono invisibili, non bussano alle nostre porte, non
chiedono aiuto. Vivono ai margini della società, combattono le loro battaglie in
silenzio, spesso senza che nessuno se ne accorga. Tanti di questi ragazzi
vedono i loro sogni sfumare giorno dopo giorno. Le difficoltà burocratiche, la
mancanza di supporto e di opportunità li spingono a rinunciare, a mettere da parte
le loro aspirazioni per affrontare la dura realtà quotidiana. È a loro che dobbiamo
rivolgere il nostro pensiero, è per loro che dobbiamo intensificare il nostro
impegno.
È a loro che sogna di rivolgersi in futuro Ornella, scrivendo lei stessa la sua
storia per condividere la sua esperienza con chi, come lei, ha lasciato tutto
per inseguire un futuro migliore. Le sue parole vogliono essere un faro di
speranza, un monito a non mollare mai di fronte alle avversità.
Incontrare e conoscere Ornella è stato un grande dono. Non possiamo che
augurarle di realizzare tutti i suoi sogni, certi che la sua storia continuerà a
ispirare e a motivare tante altre persone.
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