In ricordo di Giuliano Ansaloni, volontario a tempo pieno
- caritasdibologna
- 16 lug
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Dagli anni ’90, Giuliano Ansaloni è stato volontario nel settore Emergenze della Caritas di Bologna.
Dopo una carriera da dirigente, andato in pensione, si mise subito a disposizione della Caritas.
In quegli stessi anni stava prendendo forma un’idea nuova: creare un centro di raccolta capace di sostenere la rete Caritas sul territorio e supportare i gruppi di volontariato. Grazie alle sue doti di grande organizzatore, il cardinale Biffi gli chiese di prenderne la direzione. Nacque così il Centro Cardinal Poma, tuttora attivo, punto di riferimento per le missioni e la carità dell’Arcidiocesi di Bologna.
Giuliano creò una rete di volontari che, negli anni, collaborarono con lui per gestire il magazzino e distribuire cibo, vestiti, medicinali e oggetti per la casa a chiunque ne avesse bisogno. Fino al 2024, Giuliano fu il cuore e le braccia del Centro Poma, che rese un punto di riferimento internazionale per la distribuzione di materiali.
Grazie a lui, il Centro Poma non fu solo un magazzino, ma un luogo di Chiesa e per la Chiesa di Bologna.
L’amica Amelia Frascaroli lo ricorda così: “Era una persona positiva, con un soffuso senso dell’umorismo. Trovava sempre la strada per risolvere i problemi, un creativo con idee concrete, pratico e organizzato. È stato la persona giusta al momento giusto. Molto buono, profondamente attento agli altri, era presente ovunque ci fosse bisogno, sempre con uno spirito costruttivo.
Nel 1992 avviò anche un gemellaggio con la diocesi di Elbasan, in Albania, che sostenne per anni intrecciando rapporti personali “di squisita umanità” con chiunque incontrasse. Con la guerra nell’ex Jugoslavia aprì nuovi gemellaggi e canali di sostegno. Fece numerosi viaggi in Albania e riuscì a costruire una rete solida anche con aziende che contribuivano con computer, banchi, materiali scolastici e tecnologici spesso introvabili. Dai bisogni che incontrava riusciva a raccogliere anche cose inaspettate. Come quando riuscì a inviare in Perù macchine e strumenti per la lavorazione del legno.
Tra i tanti servizi che svolse, fu presidente di Mosaico di Solidarietà e socio fondatore della Cooperativa Arca di Noè. Credeva nei progetti, nelle persone, e lo dimostrava in molti modi.
Giuliano è stato per tutti noi un esempio. Un uomo buono, un volontario a tempo pieno. Il suo impegno a servire la Chiesa di Bologna, in particolare attraverso il Centro Cardinal Poma, è stato senza dubbio testimonianza di fedeltà e responsabilità.
In un tempo in cui la gratuità è sempre più difficile da trovare, il suo impegno a servizio di tutti è la più grande eredità che ci ha lasciato. Grazie, Giuliano.
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